OPERE
PUBBLICHE
Opere Pubbliche - Partita la
rivoluzione del BIM
Nel IV trimestre del 2018
sale al 30% del valore delle gare di progettazione; era
il 3% nel 2017 i dati diffusi dal Centro studi del
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori e dal Cresme
12 febbraio 2019 - E’
partita la rivoluzione del BIM (Building Information
Modeling) e, in alcuni casi, prima ancora della sua
obbligatorietà. Nel 2018 l’ammontare delle gare di
progettazione in BIM è, infatti, salito a 246 milioni di
euro, contro i soli 36 milioni nel 2017, registrando una
crescita pari a 8 volte e una forte accelerazione nel
quarto trimestre quando si sono toccati gli 80 bandi per
163 milioni di euro. L’analisi del numero di bandi in
BIM mostra che si è passati da circa 30 procedure nel
biennio 2015-2016 a 99 iniziative nel 2017 e poi a 291
procedure nel 2018, il triplo rispetto al 2017. Lo
scenario della crescita del BIM non sembra, quindi,
essere dovuto solo alla sua obbligatorietà, quanto
piuttosto alla consapevolezza che si tratta di uno
strumento che contribuisce all’evoluzione del settore
della progettazione e soprattutto delle costruzioni.
E’ quanto emerge dai dati diffusi dal Centro studi del
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori e dal Cresme. Nel primo
semestre 2018, inoltre, la percentuale del valore delle
progettazioni in BIM sul totale dei bandi di
progettazione è stata del 12%; nel secondo semestre del
20%; nel quarto trimestre del 30%. Sul fronte della
committenza, nel 2018 si distinguono le Amministrazioni
pubbliche centrali per numero di gare (172, per un
importo di 82,7 milioni di euro, su 291 gare totali) e
le Regioni per importo(9 gare per 35,5 milioni di euro).
Si distinguono anche i gestori di servizi pubblici: con
22 gare e 71,5 milioni di euro svolgono un ruolo
importante nella crescita del BIM. Circa i Comuni, sono
31, per 12,5 milioni di euro, quelli che hanno scelto il
BIM. Nell’ambito delle Amministrazioni centrali spicca
l’Agenzia territoriale del Demanio; tra le Regioni
spiccano i 6 bandi dall’ammontare di 32,6 milioni
indetti dalla Regione Campania e il bando dell’importo
di 235mila euro dalla Regione Basilicata per i servizi
di progettazione per il completamento, adeguamento ed
ampliamento del Presidio Ospedaliero Villa D'Agri, 1°
stralcio funzionale. L’ Anas si segnala tra i gestori
dei servizi pubblici. Per quanto riguarda la
distribuzione territoriale per macro area, si registra
una domanda diffusa su tutto il territorio nazionale
(sono rappresentate tutte le macro aree geografiche), ma
con un ruolo importante del Sud con 94 bandi e 87,2
milioni di euro messi in gara.
Fonte:
Cresme |
|